Grandine e vento, vigneti rasi al suolo in Valpolicella. Zaia: “Stato di calamità”

Decine di aziende denunciano danni ingenti. Carneficina di volatili nelle aree più colpite

Grandine e vento si sono abbattute con estrema violenza sui vigneti della Valpolicella, nel pomeriggio odierno. Sono decine le aziende agricole che denunciano danni anche ingenti. Le raffiche d’aria e ghiaccio hanno raso al suolo diversi appezzamenti, colpendo in particolare le zone pianeggianti del circondario di Verona.

Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco, anche nelle province di Vicenza e Padova. La scena che si è presentata agli occhi dei viticoltori è impietosa. Interi vigneti piegati su se stessi dal vento e i grappoli di uva staccati dalla pianta, mitragliati dalla grandine. A fare le spese del maltempo anche decine di volatili, trovati morti o agonizzanti.

Una vera e propria tragedia, che colpisce la città scaligera e i preziosi vigneti della Valpolicella in una fase molto delicata per la maturazione delle uve atte alla produzione – tra gli altri – del vino Amarone. Non a caso il presidente della Regione Veneto è intenzionato a chiedere lo stato di calamità.

E non è il primo episodio, dall’inizio del 2020. Una forte grandinata si è abbattuta sulle vigne della Valpolicella il 7 giugno, causando danni a macchia di leopardo. Nella memoria di decine di viticoltori è ancora viva anche la perturbazione del 3 settembre 2018.

Grandine e vento sulla Valpolicella, il Consorzio: “5-6 milioni di euro di danni”

® Riproduzione riservata

sostieni winemag.it

Siamo una testata indipendente gratuita, ma il nostro lavoro ha un costo che la pubblicità fatica a ripagare.
Se credi nell'informazione libera e in un nuovo modo di raccontare il vino italiano, sostienici con un euro al mese.

Dello stesso autore

Altri articoli dalla stessa categoria